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Infusi e decotti nei cosmetici: sì o no?

  • gin
  • 24 feb 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Ciao a tutti spignattini e buona domenica!

Oggi sulla mia pagina Facebook vi ho mosso un dubbio: è meglio utilizzare decotti ed infusi nelle nostre preparazioni cosmetiche o no? In tante avete risposto: alcune dicevano di sì perchè hanno mille proprietà ed altre no.

Qual è la verità?

Innanzitutto cominciamo con la differenza tra infuso e decotto:

infuso

L’infuso si ottiene preparando dell’acqua bollente che viene versata direttamente sulla pianta o sul fiore, coprendola successivamente per 10/15 minuti mantenendo il vapore che si genera all’interno del contenitore. Passato il tempo necessario anche a seconda della quantità della pianta e del liquido, si filtra con un colino e si ottine l’infuso di quella particolare pianta.

La pianta (o il fiore) deve essere esiccata e non deve contenere radici o simili; insomma, l’infuso si prepara quando abbiamo a che fare con piante ”morbide” ovvero con la parte tenera della pianta. In questo modo il principio attivo della pianta viene estratto e mantenuto nel liquido, l’importante è fare attenzione anon lasciare scoperto l’infuso e a non lasciare troppo in infusione la pianta in quanto un eccessiva macerazione porterebbe a deteriorare il principio attivo della pianta stessa.

decotto

Il decotto è diverso dall’infuso e si ottiene buttando la pianta direttamente all’interno di una pentola con acqua che sta ancora bollendo, lasciandola bollire per una decina di minuti, con un coperchio. Successivamente si spegne il fuoco e si filtra subito il risultato ottenuto tramite un colino.

Il decotto viene utilizzato per estrarre il principio attivo dalle parti dure della pianta, tipo ad esempio dalle radici o in situazioni in cui la pianta non risulti essere abbastanza esiccata.

Il decotto è come se fosse un estrazione di principio attivo più forte rispetto all’infuso e viene utilizzato per essere sicuri di estrarre il maggior quantitativo di principio attivo dalla pianta (o radice) che si sta lavorando.

Ora, va bene utilizzarli nelle nostre preparazioni cosmetiche?

La risposta è DIPENDE. Dipende dal tipo di preparazione.

Cominciamo dalle preparazioni in cui è possibile utilizzare un infuso o un decotto.

Dove possiamo utilizzarli?

  1. nelle maschere per capelli (ad esempio un decotto di rosmarino o alloro è ottimo nelle maschere per capelli)

  2. nelle maschere viso (è il caso di un infuso di camomilla o malva)

  3. possiamo utilizzare un infuso come ultimo risciacquo sui capelli

  4. possiamo versare un infuso nell'acqua della vasca quando si fa un bel bagno

  5. possiamo utilizzarli per un pediluvio

Avete notato le cose comuni a queste preparazioni? Sono preparazioni che si utilizzano SUBITO e non si conservano per poi riutilizzarle. E quindi, in una crema, tonico o detergente è consigliato utilizzare un decotto o un infuso?

NO.

Perché?

Avrete notato che quando ci facciamo una tisana e non la beviamo tutta subito, dopo qualche ora ha già cambiato colore, odore e gusto. Perché? Semplice: tra batteri (dove c'è acqua c'è vita!) e processi enzimatici di vario tipo, il nostro infuso non sarà più "fresco". Le caratteristiche organolettiche non saranno più come quelle di prima, molte sostanze subiranno ossidazioni di vario tipo, altre si trasformeranno in altri composti e il tutto sarà un condominio di batteri! Insomma, il nostro infuso non sarà più utilizzabile (tanto meno potabile!) Diciamo, infatti, che la tisana si è "ossidata".

L'ossidazione

Di cosa si tratta? Che cos'è l'"ossidazione"?

[...] Vengono definite ossidazioni tutte quelle reazioni nelle quali si verifica una perdita di elettroni da parte di una specie chimica. Tali elettroni vengono ceduti a un'altra specie chimica che, acquistando gli elettroni, si riduce. Pertanto: ✔ Si ossida la specie chimica che perde gli elettroni. Una ossidazione implica un aumento del numero di ossidazione. ✔ La specie chimica che si ossida è detta riducente, in quanto induce la riduzione di un'altra specie chimica.

[Fonte: chimica-online.it]

Supponendo, quindi, di essere riusciti ad estrarre un principio attivo - tra l'altro un principio attivo non termolabile, dato che l'infuso lo facciamo con acqua bollente - una volta disciolto nella tisana, non è stabilizzato e si ossida e deteriora.

I conservanti inseriti in formula servono a preservare dalla proliferazione batterica e non a stabilizzare il composto. Il conservante, infatti, non influisce sull'ossidazione ed è inutile per preservate un infuso.

Pensate di fare un prodotto antiossidante e mettere degli attivi antiossidanti ed in fase A, al posto dell'acqua, mettere un infuso. Questo si ossiderà e renderà inutili gli attivi che avete utilizzato. In più, una preparazione composta da infusi o decotti tende a deteriorarsi prima.

Allora, come utilizzare i principi attivi delle piante nei nostri cosmetici home-made?

Si possono utilizzare tinture madri o estratti, che possiamo tranquillamente acquistare o produrre in casa. A tal proposito, fatemi sapere se volete un post su come fare! Oppure si possono acquistare gli idrolati!

Spero che ora gli infusi li berrete solo (sono buonissimi!) e li utilizziate al momento dell'infusione! :D

A presto


 
 
 

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